Lasciare tracce durature
Thu, July 16, 2020
All'avanguardia ma con un forte legame nei confronti della tradizione, Dubai è una città ospitante eclettica, ideale per eventi destinati a lasciare tracce durature.
All'avanguardia ma con un forte legame nei confronti della tradizione, Dubai è una città ospitante eclettica, ideale per eventi destinati a lasciare tracce durature.
1830
Nel 1833, circa 800 membri di spicco di Bani Yas, una delle tribù più importanti della penisola araba meridionale, individuarono come porto naturale il Dubai Creek. Guidati dalla famiglia Al Maktoum, che governa Dubai fino ai giorni nostri, si stabilirono nei pressi della foce del Creek. La cittadina in poco tempo divenne un centro dedito alla pesca, alla raccolta delle perle e al commercio marittimo, favorendo nuovi insediamenti grazie ai rapporti commerciali con India, Iran e altre regioni del Golfo.
1850
Anche la Gran Bretagna considerava la regione del Golfo un importante snodo sulla rotta per l'India, tanto che nel 1853 firmò un trattato con i governanti dell'area. La regione si trasformò così negli Stati della Tregua, un protettorato britannico.
1870
Attorno al 1870 Dubai era ormai diventata il principale porto commerciale sulla costa del Golfo e all'inizio del nuovo secolo aveva sviluppato uno dei più grandi suk (mercati commerciali) della penisola araba.
1930
La raccolta delle perle rimase un'attività cardine dell'economia locale fino agli anni 30 del Novecento ed è tuttora una preziosa parte integrante del patrimonio dell'emirato.
1960
Tuttavia il commercio di Dubai in oro, spezie e altri beni rimaneva forte, tanto da valerle il nome di "città dei mercanti". Il dragaggio per ampliare e aumentare la profondità del Dubai Creek nel 1960 fu un punto di svolta per la città, poiché consentì l'ingresso di navi di dimensioni molto più grandi e rafforzò ulteriormente la posizione commerciale di Dubai. La Gran Bretagna aveva già iniziato a ritirarsi dalla regione e per il 1968 gli Stati del Golfo avevano riconquistato la loro indipendenza.
1970
Il 1971 vide la storica formazione degli Emirati Arabi Uniti (EAU) come stato indipendente composto da Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm Al Quwain e Fujairah, a cui nel 1972 si sarebbe unito Ras Al Khaimah. Da allora, lo sviluppo di questa città dinamica è diventato leggendario, grazie alla leadership avanguardistica e alla governance lungimirante. Oggi le infrastrutture di livello internazionale hanno reso Dubai lo snodo commerciale e finanziario per eccellenza dell'area, in grado di attrarre i migliori talenti e investimenti diretti esteri di tutto il mondo.
2050
Grazie alla sua leadership avanguardistica, Dubai si appresta a diventare una pioniera della sostenibilità a livello globale, con un ambizioso obiettivo che prevede di ottenere il 75% del fabbisogno energetico da fonti pulite entro il 2050. Il Mohammed Bin Rashid Solar Park, che sarà completato nel 2020, sarà la centrale fotovoltaica più grande al mondo. Inoltre, entro il 2030 a Dubai il 25% dei trasporti saranno effettuati con veicoli a guida autonoma.
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Leader nell'innovazione
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Fintech Hive
Fintech Hive, presso il Dubai International Financial Centre, è il primo programma di accelerazione fintech del Medioriente.
La sua visione audace per il futuro fa di Dubai una metropoli straordinariamente lungimirante e in rapida evoluzione.